mercoledì 18 novembre 2015

"entendez vous dans les cités mugir ces feros mullah. ils viennes jusque dans nos bras égorger nos fils et nos compagnes."

















                                                                    Dipingere poesia

Che la poesia sia viva e vegeta lo dicono gli addetti ai lavori e gli amanti del genere, sebbene da più parti, molti la vogliano bella e stecchita!
Aas e la sua lattina, il contenitore simbolo di poesie e aforismi, non si arrendono, stimolando alla lettura di poeti vecchi e nuovi con caparbietà e passione ogni mercoledì. Qual è la notizia? La notizia è che in questo meraviglioso microcosmo poetico noi non siamo soli. Ci sono altre meravigliose creature che le parole, i versi, addirittura provano a dipingerle. Stiamo parlando di una giovane artista che opera a Palermo dove ha un atelier che è un piccolo scrigno, ma prezioso, Josephine Bonì, che sabato scorso nella serata conclusiva della manifestazione artistica da lei organizzata ha saputo coniugare (verbo a noi di Aas assai caro) poesia, pittura e musica. Semplicità e delicatezza sono state il motivo conduttore, la capacità di armonizzare il catalizzatore. Le opere di Josephine esprimono il suo essere profondamente legato alla musica, nei suoi dipinti alla fluidità del colore si aggiunge un movimento che induce l'osservatore ad ascoltare oltre che vedere. E tra le donne e i luoghi suggeriti dalle opere e le note di un valentissimo chitarrista panormita: Nicolò Renna, la poesia ha avuto spazio e compimento, viva, anzi vivissima e rinnovata!
Sabato scorso era il giorno dopo la tristissima giornata di lutti vissuta da Parigi, ma i poeti non tacciono mai.

Adele Musso











  L'addormentato nella valle
E' una gola di verzura dove il fiume canta
impigliando follemente alle erbe stracci
d'argento: dove il sole, dalla fiera montagna
risplende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.
Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
e la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; è disteso nell'erba, sotto la nuvola,
pallido nel suo verde letto dove piove la luce.
I piedi tra i gladioli, dorme. Sorridente come
sorriderebbe un bimbo malato, fa un sonno.
O natura, cullato tiepidamente: ha freddo.
I profumi non fanno più fremere la sua narice;
dorme nel sole, la mano sul suo petto
tranquillo. Ha due rose ferite sul fianco destro.

Arthur Rimbaud









PROMEMORIA
 di Gianni Rodari
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da far di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.








Chanson d'automne

Les sanglots longs
des violons
de l’automne
blessent mon coeur
d’une longueur monotone.
Tout suffocantet blème, quand
sonne l’heure,
je me souviens
des jours anciens
et je pleure,
et je m’en vais
au vent mauvais
qui m’emporte
deçà, delà,
pareil à la
feuille morte.

Paul Verlaine



I dipinti sono di Josephine Bonì.
L'adattamento della strofa della Marsigliese di Fabrizio Sapio.

6 commenti:

  1. Belle veramente queste coniugazioni di cui parlavi, Fabrizio; a saperlo in tempo..
    ( AAS potrebbe anche divulgarle queste informazioni..prima, magari nella sua pagina, non nel blog, intendo).

    Conosco bene Chanson d'automne, perchè la mia insegnante di "conversazione" ce la fece imparare " par coeur" allora.

    Grazie, sempre, bel lavoro.

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    Risposte
    1. Aas non ha nessuna responsabilità di mancata comunicazione, l'evento era in rete, fruibile da chiunque.

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    2. Quando AAS si infiltra e va lontano, io sono felicissimo -. si muove, è vivo!
      gd

      bella l'idea di questo gruppo di poesie e quadri di Josephine, mi piace assai questa lattina

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  2. Grazie, splendidi accostamenti... e sì, anch'io felice di rileggere Rimbaud

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